Civetta d'inverno... è come un film in bianco e nero visto alla tivù
verso l’interno qualche nuvola del cielo che si butta giù
sabbia bagnata, una lettera che il vento sta portando via
punti invisibili rincorsi dai cani, stanche parabole di vecchi gabbiani
e io che rimango qui sola a cercare un caffè
Civetta d’inverno è un concetto che il pensiero non considera
è poco moderno è qualcosa che nessuno mai desidera
alberghi chiusi manifesti già sbiaditi di pubblicità
macchine tracciano solchi su strade dove la pioggia d’estate non cade
e io che non riesco nemmeno a parlare con me.
Maremmamaiala, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via
maremmamaiala, qui non viene mai nessuno a farci compagnia
maremmamaiala, non ti posso guardare così perché
questo vento agita anche me, questo vento agita anche me.
Passerà il freddo e la spiaggia lentamente si colorerà
la radio e i giornali e una musica banale si diffonderà
nuove avventure discoteche illuminate piene di bugie
ma verso sera uno strano concerto e un ombrellone che rimane aperto
mi tuffo perplessa in momenti vissuti di già...
Chiedo umilmente perdono alla Bertè... era lei che la cantava penso...
Domenica castagne da Celso, visto il tempo prevedo pranzo a base di struttata di lardo con contorno di polenta taragna fritta, e il resto della giornata davanti al camino mangiando castagne comprate e bevendo vin brulè... amo andare a castagne.
Se qualcuno ama la natura come me e vuole prenotarsi una gita "castagna salutista da Celso" contatti liberamente la mail: